Centrifughe decanter
Centrimax fornisce centrifughe decanter usate e revisionate delle aziende produttrici GEA Westfalia Separator, Alfa Laval, Sharples, Siebtechnik ecc.
Grazie ad una revisione generale completa e alla consegna con garanzia meccanica, le nostre centrifughe decanter soddisfano i più elevati standard di qualità.
Da Centrimax potrete trovare quasi tutti i tipi di centrifughe decanter disponibili sul mercato:
Le centrifughe decanter sono dotate dei nuovi sistemi di controllo PLC che permettono di integrare la macchina al processo di produzione già esistente senza alcun problema, fornendo un nuovo carattere all’impianto.
Settori di utilizzo delle centrifughe decanter
Le centrifughe industriali a decanter vengono utilizzate principalmente per sostanze solide e possono trattare liquidi/sospensioni con alti contenuti di solidi (fino a circa il 60% vol.).
I tipici settori di applicazione sono:
- Chiarificazione di liquidi e sospensioni
- Ispessimento dei fanghi
- Disidratazione dei fanghi e sospensioni
- Lavaggio
- Classificazione (classificazione a umido dei solidi in sospensione in base alla dimensione delle particelle)
- Estrazione
- Separazione di miscele a 3 fasi (due fasi liquide non solubili e una fase solida)
- ecc.
Funzionamento e caratteristiche di costruzione delle centrifughe decanter
Le centrifughe decanter appartengono sia per lo scarico di liquidi che per quello di solidi alle centrifughe con uno scarico di sedimenti continuo.
Si tratta di centrifughe disposte orizzontalmente. Il tamburo ha una forma conico-cilindrica ed è formato da una lunga parte cilindrica (la zona di chiarificazione) e una parte conica (la zona secca). Il prodotto viene immesso nella camera di ingresso del decanter, all’interno del quale le particelle solide si sedimentano sulle pareti del tamburo per via della forza centrifuga.
Nel tamburo è presente una coclea che ruota a velocità differenziale e che convoglia le parti solide dalla zona di chiarificazione cilindrica verso la zona secca conica e le aperture per lo scarico. La velocità differenziale definisce il tempo di residenza dei solidi nel tamburo. Modificando la velocità differenziale si può incidere sul contenuto secco dei solidi scaricati.
I solidi vengono poi scaricati continuamente dalle fessure previste per lo scarico.
Il liquido o i liquidi chiarificati scorrono nel tamburo in direzione opposta e defluiscono per essere poi scaricati continuamente con o senza pressione.
IL ROTORE DELLA CENTRIFUGA DECANTER: TAMBURO E COCLEA
La coclea di una centrifuga decanter serve per l’espulsione della parte solida dal tamburo e può essere progettata in modo diverso in base alla sua applicazione.
Nel caso di fluidi abrasivi, sulle spirali della coclea si possono applicare diversi tipi di lame eventualmente affilate per applicazioni sanitarie o per prodotti appiccicosi.
protezione anti-usura. Inoltre, le spirali della coclea possono essere lucidate ed è possibile anche regolare il passo della coclea, ovvero la distanza tra le sue lame e il numero di giri differenziale.
Esistono inoltre vari modelli anche in base al tipo di apertura del distributore, attraverso le quali la sostanza da centrifugare viene inserita nel tamburo della centrifuga decanter.
GEOMETRIA DEL ROTORE
Le misure principali di una centrifuga decanter sono il diametro del tamburo (D), ma anche la lunghezza (L) e il rapporto tamburo-diametro rispetto a quello tamburo-lunghezza (D/L). Spesso viene indicato anche il rapporto tamburo-lunghezza rispetto a quello tamburo-diametro (L/D).
Per semplificare si potrebbe dire che le centrifughe decanter vengono comunemente costruite nelle misure D/L = 1:2 tamburo corto, 1:3 tamburo medio oppure 1:4 tamburo lungo. La tipologia con scala 1:4 viene utilizzata solo quando il trattamento del prodotto richiede una zona di chiarificazione il più grande possibile.
AZIONAMENTO DI UNA CENTRIFUGA DECANTER
Esistono vari tipi di azionamenti per i tamburi delle centrifughe decanter e per le coclee di trasporto.
La versione più semplice consiste nell'azionare il tamburo e la coclea tramite un ingranaggio (epicicloidale o planetario), che viene azionato da un nastro. Il numero di giri differenziale del tamburo e della coclea resta costante e può essere modificato solo spegnendo la centrifuga decanter.
Se il contenuto di solidi della sospensione introdotta nel decanter è variabile, potrebbe essere opportuno scegliere un tipo di azionamento che permette di modificare il numero di giri differenziale durante l’uso. Questo eviterebbe da un lato l’intasamento di residui troppo solidi nella coclea o nel tamburo, dall’altro permetterebbe di avere un rapporto di secchezza delle sostanze solide espulse abbastanza costante. A tal proposito esistono vari sistemi di azionamento (conosciuti anche come “Back Drive”). Per controllare il numero di giri differenziale viene preso il momento in cui viene azionata la coclea per scaricare le sostanze solide.
STRUTTURA DELLA CENTRIFUGA DECANTER
La struttura della centrifuga decanter può essere classificata in due tipologie:
Nella tipologia a tunnel (per esempio quelli di GEA Westfalia Separator e Siebtechnik) la cassa è la struttura portante del rotore (tamburo e coclea). Questa tipologia è stabile e a prova di torsione. Possiede il vantaggio che sia l’intero rotore che la coclea possono essere completamente estratti e smontati in poco tempo (ad esempio per pulirli o per effettuare dei controlli).
Nella struttura a telaio, invece (per es. quella utilizzata da Flottweg, Alfa Laval (Tetra Pak), GEA Westfalia Separator, Sharples) il rotore è fissato a due cuscinetti collegati tra loro da un telaio. Il motore generalmente è contenuto anche in questo telaio, suddividendo la cassa del rotore quindi in una parte superiore e una parte inferiore. La parte inferiore è appesa al telaio mentre la parte superiore (che generalmente è richiudibile) viene avvitata alla parte inferiore.